domenica 23 settembre 2007

Poesia 1 - Avvoltoi

Lo stormo diafano di nubi scivola
via, di traverso ai miei alluci.
Io, capovolto, ho il cielo sotto i piedi,
il divino è il mio cratere celeste,
che le nubi rivelano e solcano.
Quello sfondo è la quinta, contrap-
punto del suolo, d’ogni vita.

Il vento confonde i miei sussurri
coi silenzi di quei baratri,
la cui apnea è l’erranza lucente
che mi consola e mi tumula.
L’eloquenza dell’inumazione.
È un dire che baisce, liscio
sulle lapidi rotte, oblique.

Ho i piedi per aria, ancora,
entro questa fossa umida,
ove la terra reclama ogni sospiro,
ove ogni germoglio punta
verso il baratro che ho lasciato.

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